RISERVA NAZIONALE DEL SAMBURU: 7 MOTIVI PER VISITARLA

Stai organizzando il tuo viaggio in Kenya? Devi decidere dove fare il tuo safari? Ecco 7 motivi per cui non dovresti assolutamente perderti la Riserva Nazionale del Samburu.

DOVE SI TROVA?

Si tratta di una riserva nazionale nella contea di Samburu nel Kenya del nord.

Si estende per 165 km2 lungo la riva nord del fiume Ewaso Nyiro a circa 350 km da Nairobi.

COME RAGGIUNGERE LA RISERVA.

  • IN AUTO: Un viaggio tra le 5 e le 6 ore da Nairobi lungo la strada Nairobi-Nanyuki, passando per l’equatore con vista del monte Kenya, per poi prendere la Isiolo-Marsabit vi porterà in Archer’s Post, il villaggio dove si trova l’ingresso alla riserva. Tutto il viaggio lungo la A2 da Nairobi ad Archer’s è su strada asfaltata, mentre all’interno della riserva le vie sono sterrate e sabbiose, considerate, perciò, di avere il giusto mezzo di trasporto.
  • IN AEREO: Alternativa più veloce, ma anche più costosa è utilizzare un volo interno. AirKenya, oltre che volare giornalmente in Nanyuki (a 114km) e Isiolo (a 34 km), offre anche voli per le riserve Samburu e Buffalo Spring. La durata del volo è di circa un’ora.

Ci sono, poi, charter di compagnie private che organizzano voli con atterraggio all’interno della riserva.

Vista della Riserva Nazionale del Samburu

CLIMA E PERIODO PER VISITARE

La riserva si trova in una zona classificata come arida e semi-arida.

È ad un’altitudine tra gli 800 e i 1230m sopra il livello del mare, per cui durante il giorno può essere molto caldo e la sera fresca; le temperature possono variare in media dai 18°C ai 30°C.

Le piogge stagionali hanno il loro picco tra Novembre ed Aprile, mesi in cui le strade all’interno del parco diventano più difficili da percorrere e la rigogliosa vegetazione potrebbe rendere più difficile avvistare gli animali. La stagione secca va dalla fine di Maggio fino ad inizio Ottobre: durante questo periodo la fauna si concentra lungo le sponde del fiume Ewaso Nyiro alla ricerca di acqua e cibo ed è quindi più facile avvistarla.

L’Ewaso Nyiro è l’unico fiume non stagionale della zona e può variare in base alla stagione dall’essere quasi completamente asciutto e fangoso all’esondare.

INGRESSO E INFORMAZIONI UTILI

L’ingresso alla Riserva Nazionale del Samburu è per non residenti di 70$ per adulti e 40$ per bambini (dai 3 agli 11 anni, sotto i 3 anni l’ingresso è gratuito). Per i residenti dell’Africa Est (Kenya, Uganda, Tanzania, Rwanda e Burundi) l’ingresso è di 1000ksh e per i cittadini kenyani è di 500ksh.

Ci sono sconti per studenti fino a 23 anni e viaggi di studio per cui bisogna far previa richiesta di autorizzazione alla biglietteria della riserva.

Il costo di ingresso per i veicoli con meno di 6 posti e di 400ksh, 1000ksh per veicoli con 6-12 posti e 2000ksh per mezzi fino a 25 posti.

È possibile pagare in scellini kenyani o dollari statunitensi e sono possibili anche pagamenti tramite M-pesa, Visa o Mastercard. In caso di residenti o  cittadini è necessario un documento d’identità per attestare il proprio stato e avere la tariffa ridotta.

Per avere informazioni è possibile contattare il Samburu County Council che gestisce la riserva, oppure, se volete una risposta più veloce e precisa (soprattutto se si tratta di conservazione e fauna) potete rivolgervi a Save the Elephants .

Si tratta del progetto di conservazione fondato da Ian e  Oria Douglas-Hamilton con sede in Samburu.

A questo punto starete pensando: “Quali sono i motivi per visitare la riserva? Cosa offre rispetto ad altri parchi per il mio Safari?

Elefanti nel fiume Ewaso Nyiro

Ecco 7 motivi per visitare la Riserva Nazionale del Samburu:

LA SUA POSIZIONE

La Riserva Nazionale del Samburu si trova alle porte del Kenya del Nord: è, quindi, in una zona tranquilla e silenziosa ed  essendo fuori dal ciclo del grande turismo all’interno della riserva non troverete mai assembramenti eccessivi di veicoli.

Allo stesso tempo confina con altre riserve nazionali: la Buffalo Spring sull’altra riva del fiume e la Shaba attraversando la strada principale e le Kalama, West Gate e Namunyak Wildlife Conservancies,  per cui c’è una vasta scelta per arricchire la propria esperienza. La presenza del fiume Ewaso Nyiro rende la riserva sempre ricca di animali ed i paesaggi differenti.

Attorno alla riserva ci sono, inoltre strutture rocciose, tra cui il Koitogor e il Olokwe, che creano un magnifico effetto anfiteatro. Nelle mattine serene è anche possibile vedere il monte Kenya in lontananza.

I SUOI ANIMALI

Nella riserva potrete avvistare una ricca varietà di animali selvatici.

Tutte e 3 le specie di grossi felini sono presenti: numerosi branchi di leoni su entrambe le sponde del fiume, una grossa popolazione di ghepardi e leopardi che si godono l’ombra su qualche albero lungo il fiume.

Il mammifero più facile di avvistare (non solo per la sua stazza) è decisamente l’elefante. 900 esemplari vivono o spendono parte dell’anno nella riserva anche nei periodi più secchi.

Altri mammiferi presenti nella riserva sono: iene, ippopotami, babbuini, scimmie, gazzelle, dik dik, licaoni, impala, facoceri e molti altri.

Potete osservare numerosi coccodrilli del Nilo sempre in agguato lungo il fiume in attesa di un ingenuo waterbuck.

Infine, per gli appassionati di birdwatching, si possono osservare 450 diverse specie di uccelli di cui 5 considerate in via di estinzione: dall’uccello segretaria agli avvoltoi, da falchi e aquile a Martin pescatori.

Gheperdo nel Samburu

LE SUE 5 GEMME

Se nel Samburu si possono vedere solo quattro dei Big Five (è stata tentata l’introduzione del rinoceronte nero, ma fino ad ora senza successo), in compenso ci sono 5 animali che possono essere visti solo all’interno di questa zona.

Si tratta della Zebra di Grevy dalle strisce più sottili, l’antilope gerenuk detta anche gazzella giraffa per il suo collo allungato, la giraffa reticolata, l’elegante Orice Beisa e lo struzzo somalo.

Sono tutte specie molto rare e possibili da trovare solo in aree ben precise, ma nella Riserva del Samburu avrete la possibilità di avvistarli in abbondanza e nel caso delle giraffe di confrontarle con le più comuni giraffe maasai e giraffe settentrionali.

LA SUA GENTE

La tribù Samburu è strettamente legata a quella Maasai: parlano la stessa lingua, maa, vestono tradizionalmente in modo molto simile ed hanno uno stile di vita quasi uguale. ( puoi scoprire di più riguardo ai gruppi tribali in Kenya in questo articolo)

Nonostante ciò la tribù Samburu non è conosciuta a livello di turismo internazionale e ciò la rende per certi versi meno esposta a contaminazioni e più tradizionale.

Nella riserva o lungo la strada per accedervi potrete vedere le loro abitazioni  e i loro greggi di capre e cammelli. Troverete villaggi tradizionali visitabili da turisti (degno di nota è il villaggio Umoja, abitato solo da donne); il personale che vi accompagnerà durante il vostro safari sarà in prevalenza samburu ed avrete la possibilità di comprare gioielli originali nei piccoli curio shop lungo la strada per la riserva.

Giraffa reticolata e giraffa settentrionale

IL SUO COSTO

Abbiamo già parlato del costo per l’ingresso alla riserva: non è dei più economici (parchi nazionali come Amboseli e Nakuru durante il lockdown per il covid hanno visto una riduzione del costo degli ingressi), ma tra le riserve nazionali quella del Samburu resta una delle più economiche.

Ciò che la rende ancora più appetibile è la grossa varietà di posti in cui dormire: andando dalla economico campeggio pubblico ai campi tendati privati, ai resort di lusso.

Il Samburu Simba Lodge, il Samburu Game Lodge, l’Ashnil Samburu e l’Elephant Bedroom Camp sono solo alcune delle strutture. Alcune di loro si affacciano sull’Ewaso Nyiro dando la possibilità di assistere a magnifici tramonti ed hanno romantiche piscine che si affacciano sulla savana.

Potrete trovare strutture all’interno della riserva per ogni budget, ma se volete potete anche scegliere di risparmiare ulteriormente alloggiando in un lodge all’esterno visto le dimensioni della riserva che permettono di visitarla anche in un solo giorno.

IL SUO PAESAGGIO

Nella Riserva del Samburu potrete trovare 3 diversi paesaggi.

Lungo le sponde del fiume troverete verdi palme, fig trees e cactus ed osserverete i coccodrilli rilassarsi e gli elefanti fare un bagno di fango mentre vanno sulla sponda opposta.

Vedrete, poi, il classico paesaggio semiarido del Kenya del Nord con acacie e erba secca che nasconde felini in agguato che osservano branchi di zebre e giraffe. Ed, infine, un paesaggio più roccioso e brullo dove un ignaro orice è osservato da una iena maculata.

Questi tre diversi scenari con diverse flora e fauna si trovano tutti nello spazio di una sola riserva a poca distanza l’uno dall’altro.

Antilope Gerenuk detta gazzella giraffa

LA SUA FAMA

Forse la Riserva del Samburu non gode della fama che possono avere il Maasai Mara o l’Amboseli, ma senza saperlo potreste averne sentito parlare.

Insieme al Meru Park, il Samburu è una delle aree in cui George e Joy Adamson reinserirono e fecero crescere la leonessa Elsa, protagonista del libro best-seller e del film “Nata libera”.

Un’altra famosa leonessa abita la riserva: Kamunyak (colei che è benedetta). La leonessa è diventata famosa grazie al documentario “Cuore di una leonessa” girato da Saba Douglas-Hamilton (direttrice dell’Elephant Watch Camp) tra il 2002 e 2003 e messo in onda sulla BBC.

La leonessa Kamunyak aveva adottato almeno 6 piccoli di orice e li aveva protetti da altri predatori fino al 2004, l’ultima volta in cui è stata avvistata.

Queste sono le mie ragioni per visitare e fare un safari nella Riserva Nazionale del Samburu, ma sono sicura ce ne possono essere molte altre.

Avete mai fatto un safari?

Se no, cosa vorreste ci fosse assolutamente in questa esperienza?

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4 commenti

  1. Che voglia di fare un safari! Sappi che il Kenya è nella mia lista e questo posto non potrà mancare 😀

  2. Sono stata in Kenya ma in zone sicuramente molto più turistiche per cui scoprire angoli meno battuti mi interessa sempre, penso che dal tuo blog acquisirò ottimi spunti

    1. Spero tanto tu possa trovare idee per un prossimo viaggio in Kenya, magari visitando posti nuovi rispetto al primo.

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