Ho conosciuto Marianna in Kenya, in Kiirua per la precisione.
Ho conosciuto Marianna, Trame Africane e alcune persone, alcuni cuori che ne fanno parte.
In questo racconto Marianna ci parla di lei, di Trame Africane e di come si sia sentita a casa.
MARIANNA E IL SUO INCONTRO CON TRAME AFRICANE.
Non conoscevo l’ Africa , non ci ero mai stata eppure ne ero innamorata.
Di quell’amore naturale, spontaneo, viscerale: una terra sconosciuta che sapeva già darmi emozioni. Una terra a cui io sentivo di dover dare qualcosa, ma non sapevo come.
Nel 2014 una serie di circostanze mi porta da Trame Africane: ecco il mio incontro con l’Africa, ecco come poter dare qualcosa a quella terra.
Ero rimasta colpita dall’idea di volontariato e solidarietà che il suo fondatore, Pasquale , voleva trasmettere e condividere. Non assistenzialismo, non semplice carità, ma strumenti per rendere quelle persone autonome, veri protagonisti e artefici del proprio futuro. Una solidarietà che riconosce come prioritaria la dimensione della prossimità intesa come incontro, come relazione interpersonale, come ascolto e soprattutto come promozione umana.
Ed è proprio questo ideale del vivere la solidarietà come prossimità che mi coinvolse.

MARIANNA E IL SUO INCONTRO CON IL KENYA.
Inizio il mio volontariato con la Onlus e a maggio 2014 eccomi in un piccolo villaggio dell’entroterra del Kenya, Machaka , dove Trame Africane aveva avviato da anni i suoi progetti di sostegno.
Fa parte della vita di un volontario ritrovarsi spesso in luoghi lontani, mai vissuti precedentemente, luoghi visti forse solo attraverso delle foto, delle immagini in tv o vissuti attraverso dei racconti.
Eppure, una volta che sei lì, anche se per la prima volta, ti “senti a casa”.
Sono luoghi dove non hai i comfort a cui sei abituato, dove sei circondato da povertà materiali, dove ti confronti con qualcosa di così diverso e nonostante questo li vivi come se fossero da sempre tuoi.
Allora capisci che la vera casa non è solo il luogo in cui sei nato, o quello dove vivi quotidianamente, ma ogni posto dove puoi esprimere te stesso senza paure, condizionamenti o riserve. È il luogo dove il tuo vero io trova la sua ragione di essere, dove ti rigeneri sapendo di fare ciò che a te sta davvero a cuore e ti fa star bene, dando un senso alla tua vita.
La casa è vivere passioni, relazioni, incontri nella maniera più naturale possibile. È trovare la propria dimensione anche in luoghi che apparentemente non sono tuoi, perché lontani dalla tua cultura, dalla tua terra, dalle tue tradizioni, ma così vicine alle corde del tuo cuore.
E l’Africa per me, ma in generale per noi di Trame Africane, è la nostra vera casa.

La tenerezza dei bambini, la vita che ti stringe attraverso gli abbracci degli anziani, la gioia contagiosa delle Sisters, i sorrisi che incroci ovunque tu cammini, il vivere la spontaneità e la sincerità dei rapporti… questo fa di quei luoghi la nostra casa.
Il senso di accoglienza, di comunità e di fraternità che contraddistingue la terra d’Africa è così intenso da farti sentire proprio lì dove vuoi essere, lì dove devi essere, dove non hai bisogno di altro. Allora ti senti parte di una grande famiglia perché in fondo è l’amore che rende qualsiasi posto la tua casa.
Machaka. Kiirua. Luoghi di assoluta povertà, ma ricchi dell’essenziale. La gioia di vivere, il senso di fraternità, il vivere il tempo pole pole, la dignità delle persone .
E tra sorrisi sui volti dei bambini, l’abbraccio degli anziani, il sentirsi famiglia nonostante le differenze, posso dire con certezza che nella mia opera di volontariato più che dare, ricevo… tanto!
E credo sia questo l’essenza del volontariato: fare, dare senza aspettarsi nulla in cambio perché in realtà già nell’atto di dare e fare si riceve.
Se anche voi volete conoscere Trame Africane e i loro progetti potete leggere qui.
Oppure potete seguirli su Instagram e Facebook per rimanere aggiornati e scoprire i sorrisi e gli abbracci di cui parla Marianna.