Una delle cose che amo mangiare da quando vivo in Kenya è senza dubbio la frutta tropicale. Qui è facile da trovare e molto economica, un po’ come il pane in Italia. Ecco perciò che il titolo “Pane, amore e fantasia” per me si trasforma. In questo articolo ti racconto della frutta tropicale che è possibile trovare in Kenya, con un pizzico di amore e tanta fantasia.
FRUTTA TROPICALE IN KENYA: SCOPRILA UNA ALLA VOLTA!
BANANA
Renzo Arbore diceva che è l’unico frutto dell’amore; ciò non è probabilmente scientifico, ma di sicuro è il frutto più popolare in Kenya.
Dire banana è come non dire nulla, perché ci sono infiniti tipi di banane.
Le più comune è la ndizi (banana) kawaida, la banana che tutti conoscono, ma che qui sono naturalmente più dolci essendo raccolte dall’albero quando mature. Poi c’è la ndizi sukari (sweet banana), la banana piccola e dolce che, un po’ come le ciliegie, una tira l’altra.
Inoltrandosi in mercati più tradizionali si possono anche trovare le banane “finger lady” ancora più piccole e dolci delle ndizi sukari , ma leggermente più dure e “legnose” da mangiare e le banane “Matoke”, banane acerbe cucinate nella cucina tradizionale kenyana.
Queste non sono le banane comuni ancora acerbe, ma bensì sono un altro tipo di banana. Le più buone per me sono quelle “Maganda” che quando cucinate diventano molto simili a patate bollite.
Una volta mature le banane “Matoke” risultano meno dolci delle banane comuni.

FRUTTO DELLA PASSIONE
Il frutto della passione è ingiustamente ritenuto frutto afrodisiaco: in realtà la passione da cui prende il nome è quella di Cristo. Infatti il fiore della passiflora, la pianta da cui si coglie questo frutto tropicale, può sembrare una corona di spine con all’interno tre chiodi come quelli che fissarono Gesù alla croce.
Anche se non afrodisiaco il passion fruit apporta parecchi benefici a livello gastrico e intestinale oltre che ridurre l’accumulo di grassi e la ritenzione idrica.
Ci sono molti tipi di frutti della passione. I due più comuni in Kenya sono distinguibili dalla diversa buccia: quelli gialli/verdognoli e quelli violacei. I primi sono leggermente più grossi, la buccia è più spessa e sono in genere più dolci e con semini più compatti tra loro. Gli altri, quelli con la buccia violacea, sono anche i più comuni da trovare. All’interno sono più succosi (il succo è di colore arancione), ma sono anche un po’ più acidi.
Troverete buonissimi succhi di frutta o macedonie fatti con i frutti della passione, ma se volete scegliere voi stessi il frutto non badate all’apparenza: più secchi e rugosi all’esterno più saranno maturi, dolci e succosi all’interno.
Per mangiarli, basta tagliarli a metà e berne i semini all’interno oppure rimuoverli con un cucchiaio.
AVOCADO
È il vero frutto dell’amore, il più peccaminoso tra i frutti tropicali in Kenya. Ha, infatti, proprietà afrodisiache per entrambi i sessi e combatte la sterilità maschile.
Potrà spaventarvi il fatto che è il frutto tropicale più grasso, ma contiene grassi monosaturi “buoni“ che riducono il colesterolo e sconfiggono il senso di fame… perciò niente paura per la vostra salute e per la prova costume!
All’inizio del suo utilizzo i portoghesi ne estraevano solo l’olio non sapendo se fosse un frutto o una verdura: l’avocado ha la dote di fondersi bene in moltissimi piatti sia dolci che salati. Si può mischiare, infatti, in moltissimi piatti ( anche caldi) come il tradizionale githeri con fagioli e mais o a piatti più estivi come insalate fredde sia di verdura che di frutta. Ottimo anche come accompagnamento se preparato come guacamole.
Un consiglio agli italiani in Kenya a cui mancasse la Nutella: provate l’avocado con il cioccolato in polvere, altrettanto buono, ma più salutare ed economico ( prodotto testato personalmente) 😉 !

MANGO
Per chiunque l’abbia provato potrà confermare che è l’amore fatto frutta: più è complicato più è dolce.
Esistono moltissimi diversi tipi di mango in tutto il mondo e anche in Kenya ce ne sono moltissime varietà:
- il più antico è il Ngowe mango, di colore più rosso/aranciato all’esterno, con una forma leggermente allungata, è molto succoso. Lo si trova facilmente nei mercati, soprattutto sulla costa. Questo tipo di mango è abbastanza semplice da tagliare e mangiare poiché non ha troppe fibre al suo interno.
- l’Apple mango, molto simile al Ngowe, nel colore esterno e nel sapore e la consistenza interna. La forma è però più arrotondata. Più comune trovarlo coltivato nelle aree più interne rispetto alla costa. Consiglio di provarlo una volta anche con la buccia (ovviamente ben pulita) che gli da un sapore ancora più vario e fresco;
- il Kent mango varia rispetto ai precedenti per alcune particolarità. La pelle è molto spessa di colore verde-giallastro che sfuma verso il rosso nella parte superiore del frutto. La polpa è di un colore leggermente, meno arancione ma più sul giallo. Ha un sapore un po’ meno dolce, ma è altrettanto succoso. Spesso lungo le strade viene venduto leggermente acerbo condito con sale e peperoncino…sicuramente da provare!
- il Boribo, più piccolo, verde e super dolce. Più difficile da trovare se non in mercati molto locali soprattutto nelle zone dove questi frutti vengono coltivati. Questo tipo è abbastanza complicato da tagliare e mangiare a causa delle fibre: se molto maturo potete schiacciarlo tra le mani e poi spremerne il succo;
Se volete provare un mango scegliete la stagione giusta (da novembre a marzo circa) e soprattutto non dimenticate del filo interdentale.
Riuscire a mangiarlo senza sporcarsi e/o averne tra i denti richiede molta esperienza!
PAPAYA
Ideale per coloro a cui lo stress di una delusione amorosa ha dato la gastrite: la papaya è ricca di papaina ed è perfetta per chi ha problemi gastrici in quanto facile da digerire.
Sono frutti molto voluminosi verdi/gialli all’esterno e arancioni all’interno con piccoli semini neri rotondi concentrati nel suo cuore.
In confronto ad altri frutti è meno dolce e succosa, ma più delicata. Si abbina quindi molto bene in macedonie e frullati.
I suoi semi sono molto ricchi di nutrienti, potete quindi decidere di frullarli insieme alla polpa o anche di bollirli per ricavarne un infuso.

COCCO
Per chi cercasse l’amore il cocco è un ottimo frutto di bellezza.
Arrivato dall’Indonesia galleggiando in mare, è molto diffuso sulla costa del Kenya. Oltre a mangiarne la polpa si può berne l’acqua, ottima come bevanda integrativa per gli sportivi e l’olio usato anche come crema di bellezza.
Sulla costa del Kenya potrete trovare entrambe le varianti: il cocco verde all’esterno, ancora acerbo e giovane e il tipico cocco marrone maturo che siamo abituati a mangiare anche sulle spiagge italiane. All’interno del Kenya vi sarà, invece, possibile trovare in rare occasioni solo quello marrone.
Quello verde viene spesso venduto tagliato ad un’estremità con una cannuccia all’interno per berne l’acqua molto dissetante e idratante, ricca in potassio e magnesio e povera in calorie.
Quello marrone può essere venduto a pezzetti oppure intero da cui estrarne anche l’acqua biancastra, dolce e calorica, oltre che la polpa.
Per ottenere benefici visibili il cocco dovrebbe essere preso quotidianamente si spera che nel frattempo abbiate trovato un compagno muscoloso per aprire le noci di cocco.
ANANAS
Potreste pensare che il suo cuore sia duro e senza amore, ma in realtà è la parte migliore per il benessere fisico. La parte centrale dell’ananas, infatti, è ricca di bromelina, un enzima digestivo prezioso contro infiammazioni, dolori muscolari e artriti.
A Tika, vicino a Nairobi, troverete le piantagioni Del Monte di ananas, ma non cercate ananas sciroppato in scatola; fresca può essere altrettanto dolce e soprattutto più salutare anche se scegliere un ananas maturo non è facile.
Alcuni particolari a cui prestare attenzione sono il ciuffo (corona) che sia verde brillante e non secco e che la buccia tra le scaglie sia di un colore giallo-arancione. (verde vorrebbe dire che è ancora acerbo e marrone che è troppo maturo).
In Kenya troverete l’ananas nei mercati locali, venduta all’interno di auto o lungo la strada (solo in alcune zone dove viene coltivata comunemente) o anche a dei chioschi dove possono vendere anche solo una fetta del frutto già pulito e sbucciato.

GUAVA
E’ il frutto che io amo più di tutti!
Può essere bianca o rosa (parliamo della polpa) della consistenza di una pera (in swahili è chiamata pera, mapera il plurale), ma dal gusto indescrivibile: tra la pesca, la menta e la vaniglia.
Se ben pulita consiglio di mangiarne anche la buccia che secondo me le da un sapore più fresco.
La guava bianca è più dolce e la sua polpa è più zuccherina; ricorda molto una pera per la sua consistenza e per il sapore.
Quella rosa, invece, ha una polpa più succosa e con un sapore che ricorda più una pesca.
Viene molto utilizzata per succhi e marmellate a livello industriale ma non è sempre facile trovarla tra i mercati. Nella giusta stagione e nelle zone in cui cresce anche spontaneamente può essere facile da reperire, ma non è tra i frutti tropicali più comuni in Kenya.
Se siete fortunati, però, potrete trovarla anche sulle bancarelle di street food con del peperoncino sparso sopra.
KIWANO
E’ il rimedio per coloro a cui i cioccolatini dell’innamorato hanno alzato la glicemia. Dalla buccia colore giallo/arancio, è chiamato anche horned melon per gli aculei che lo fanno sembrare un riccio di mare.
All’interno è gelatinoso e può ricordare un cetriolo o un kiwi anche per il colore verde acido.
Ideale per i diabetici in quanto povero di zuccheri, ma anche come reidratante in quanto ricco di acqua e vitamine.
Non essendo facile da pulire e mangiare consiglio di tagliarlo a metà, spremerlo e berlo in un succo di frutta o sopra un’insalata di verdura.

CUSTARD APPLE
Ha la forma di un grosso cuore innamorato.
Chiamato anche ox-heart, o Matomoko in Kenya, ha una buccia verde-marrone molto rugosa e la polpa è bianca ,molto densa, con noccioli neri.
Quando maturo si può scavare la polpa con un cucchiaino, può essere frullato, diluito e bevuto come succo o fermentando può produrre una bevanda alcolica.
Non è molto diffuso all’estero, ma anche in Kenya, in quanto facilmente deperibile.
Sono molti i suoi benefici sulla salute, ma ci sono anche dei rischi. All’interno della buccia e dei semi si può trovare una tossina che agisce sul cervello e sul sistema nervoso. Evitando, però, di mangiare buccia e semi si evita anche ogni rischio.
Uno studio del National Cancer Institute e del National Institute of Health degli Stati Uniti gli attribuisce l’abilità di uccidere selettivamente le cellule di diversi tumori.

WHITE SAPOTE
Il suo albero è come l’amore: è delicato durante le prime fasi dopo la piantagione, ma se sopravvive può durare fino a 100 anni e dar vita a questi frutti molto dolci.
I frutti sembrano delle piccole mele verdi, ma la polpa all’interno è più giallognola e più succosa con quattro o cinque noccioli bianchi. Quando maturi la pelle da verdastra diventa più gialla.
Il sapore è simile a quello di un vaniglia pudding.
Quando troppo maturi, invece, hanno il sapore di una banana molto matura.
Si dice che i noccioli possano essere velenosi come un nocciolo di pesca.
Anche se l’albero di white sapote può dare frutti 2 volte all’anno, questi frutti tropicali non sono sempre facili da trovare nei mercati in Kenya.

MONSTERA DELICIOSA
Questo frutto ha bisogno di istruzioni per l’uso prima di mangiarlo…proprio come l’amore.
Sicuramente molti di voi ne conoscono la pianta, chiamata anche Swiss Cheese: facile da curare e con foglie molto belle per decorare l’appartamento. Ma sapete che produce anche un frutto commestibile?
Difficilmente viene prodotto quando la pianta è all’interno e cresce in un vaso, ma se la pianta è all’esterno e nel giusto ambiente potrete vedere i suoi fiori e goderne i frutti.
Il frutto ha una forma che ricorda una pannocchia ricoperta di scaglie verdi come un’ananas. All’interno la polpa è sempre della stessa consistenza dell’ananas, ma di colore biancastro. Persino il sapore ricorda l’ananas con un tocco più dolce che fa pensare a quello della banana.
Attenzione però a mangiarla quando completamente matura: quando acerba contiene cristalli di calcio ossalato che se ingeriti irritano la bocca e la gola come piccoli aghi.
Ricordatevi, perciò, che il frutto inizierà a maturare partendo dalla base fino alla punta, le scaglie assumeranno sfumature giallastre e sarà facile rimuoverle dalla polpa.
GOLDEN BERRY
Questa gustosa bacca si trova all’interno di una foglia che sboccia proprio come un nuovo amore.
Le golden berries o gooseberries sono molto simili all’alkekengi che si possono trovare anche in Italia.
La bacca è simile ad una ciliegia di colore arancio ed ha sapore simile a quello di un pomodoro. Sono circondate dalle foglie color beige della pianta.
Sono ricchi in vitamina C, antiossidanti e hanno un effetto diuretico e antiinfiammatorio.
In Kenya oltre a vederli crescere ai bordi delle strade nelle aree di campagna potrete comprarli già privati dell’involucro di foglie anche in Nairobi.
Nel titolo menzionavo la frutta tropicale, l’amore e la fantasia: vi ho parlato della frutta e del perché, in modo spiritoso, è correlata all’amore.
La fantasia sta a voi, nel creare magnifiche macedonie e spettacolari frullati mischiando i frutti di cui vi ho parlato…e poi fatemi sapere nei commenti!
Bella spiegazione molti interessante grazie buon proseguimento ciao
Grazie per aver letto Angelo. Ciao e a presto.